Giovedì 03 aprile
...sarà un giorno "particolare"...la settimana scorsa ho avuto la mia seconda visita dalla specialista PNEI. Ora ho smesso di prendere la graphites e dovrò utilizzare un altro rimedio omeopatico.La particolarità è che dovrò prenderla solamente giovedì sera. E poi aspettare. "Lei non vedrà niente" mi ha detto la dottoressa, se non i miglioramenti della pelle, ma dopo un paio di settimane. I cambiamenti li vedranno gli altri." Il rimedio si chiama Ignatia. Cercando in internet ho trovato questi due articoli...e per certi versi, pensandoci bene, coincidono con come mi sento ora...
Ignatia è un rimedio omeopatico della famiglia delle Loganiacee. Nux Vomica è un intossicato fisico, Ignatia è un intossicato psichico. Caratteristica principale sono i suoi sintomi contraddittori, paradossali, alternati. Per esempio se contrariato può vomitare un pasto leggero, se si trova in un ambiente favorevole digerisce bene anche un pasto pesante Gli da fastidio il fumo della sigaretta altrui, ma lo sopporta bene se è lui a fumare.
Ignatia si può diventare in seguito ad un impegno scolastico troppo stressante, ad un impegno familiare non rispondente alle nostre aspirazioni, a conflitti, tensioni col partner, con i genitori, con i figli, con i colleghi di lavoro. Dopo separazioni, lutti, cambiamenti di lavoro, licenziamenti, difficoltà economiche, figli che si allontanano da casa, lavoro non gratificante. Tutto ciò crea nei soggetti Ignatia instabilità, irritabilità, ipersensibilità, isolamento. L'instabilità è improvvisa, imprevedibile, alterna silenzio a loquacità, interesse a disinteresse, bisogno di compagnia a voglia di solitudine. È irritabile per un nonnulla, va in collera subito anche per inezie, ma per grossi dispiaceri rimane in silenzio. Tende a contraddire gli altri, ma non sopporta di esser contraddetto. È così ipersensibile che sembra abbia i nervi a fior di pelle, non si sente stanco, ma sfinito, ogni torto subito, anche piccolo, lo ferisce mortalmente, ogni dolore è atroce ed insopportabile.
Di fronte a qualsiasi problema non reagisce, ma s'isola, cerca di nascondere il suo stato d'animo che è evidenziato da lunghi sospiri, da sbadigli da difficoltà alla deglutizione.
Questi sintomi possono cronicizzare in occasione di una violenta emozione, di un lutto, di un grosso dispiacere e riguardare anche il fisico creando vere e proprie patologie anch'esse caratterizzate dalla paradossalità. Per esempio nausee migliorate mangiando, stanchezza che migliora praticando sport, oppressione respiratoria con necessità di esalare sospiri profondi.
E per finire: è consigliato nei dispiaceri, delusioni in amore, un lungo dolore morale, preoccupaizoni, paura, gelosia.
Ignatia è un rimedio omeopatico della famiglia delle Loganiacee. Nux Vomica è un intossicato fisico, Ignatia è un intossicato psichico. Caratteristica principale sono i suoi sintomi contraddittori, paradossali, alternati. Per esempio se contrariato può vomitare un pasto leggero, se si trova in un ambiente favorevole digerisce bene anche un pasto pesante Gli da fastidio il fumo della sigaretta altrui, ma lo sopporta bene se è lui a fumare.
Ignatia si può diventare in seguito ad un impegno scolastico troppo stressante, ad un impegno familiare non rispondente alle nostre aspirazioni, a conflitti, tensioni col partner, con i genitori, con i figli, con i colleghi di lavoro. Dopo separazioni, lutti, cambiamenti di lavoro, licenziamenti, difficoltà economiche, figli che si allontanano da casa, lavoro non gratificante. Tutto ciò crea nei soggetti Ignatia instabilità, irritabilità, ipersensibilità, isolamento. L'instabilità è improvvisa, imprevedibile, alterna silenzio a loquacità, interesse a disinteresse, bisogno di compagnia a voglia di solitudine. È irritabile per un nonnulla, va in collera subito anche per inezie, ma per grossi dispiaceri rimane in silenzio. Tende a contraddire gli altri, ma non sopporta di esser contraddetto. È così ipersensibile che sembra abbia i nervi a fior di pelle, non si sente stanco, ma sfinito, ogni torto subito, anche piccolo, lo ferisce mortalmente, ogni dolore è atroce ed insopportabile.
Di fronte a qualsiasi problema non reagisce, ma s'isola, cerca di nascondere il suo stato d'animo che è evidenziato da lunghi sospiri, da sbadigli da difficoltà alla deglutizione.
Questi sintomi possono cronicizzare in occasione di una violenta emozione, di un lutto, di un grosso dispiacere e riguardare anche il fisico creando vere e proprie patologie anch'esse caratterizzate dalla paradossalità. Per esempio nausee migliorate mangiando, stanchezza che migliora praticando sport, oppressione respiratoria con necessità di esalare sospiri profondi.
E per finire: è consigliato nei dispiaceri, delusioni in amore, un lungo dolore morale, preoccupaizoni, paura, gelosia.
Perciò a chi mi conosce dico di non spaventarsi, ma, anzi, di tenere presente magari dei miei comportamenti che si potrebbero definire "nuovi" per me. E magari di venirmelo a dire, senza problemi.
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