Sesto senso?
...o semplice intuizione...vi è mai successo che, mentre state parlando con una persona, riuscite, senza sapere come, ad anticipare quello che sta dicendo? O mentre state leggendo una cosa - che sia un libro o l'articolo di un giornale - iniziate a fare dei ragionamenti su di una cosa e ZAC, nella pagina successiva, alla fine del capitolo o dell'articolo, si parla proprio di quello che voi qualche riga più su avete pensato? A me è successo l'altra sera. Faccio un esempio per anticipare il discorso: sappiamo che i numeri sono infiniti, nel senso che non c'è un numero che sia "ultimo" perchè dopo di lui ce n'è sicuramente un altro. Ricordate la famosa asse delle X? Che partiva da 0 e andava via via fino a 100, 1000, 10000 e via così...senza fine. Prendete per esempio il numero 1 e il numero 2 sull'asse. Tra 1 e 2 c'è uno spazio. Volendo, su quello spazio, potreste scrivere 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 e, da due numeri (1 e 2) passeremmo a 11 numeri. Ma è anche vero che tra 1.1 e 1.2 potremmo mettere 1.15, tra 1.2 e 1.3 potremmo mettere 1.25 e via così. Qual è il risultato? Che i numeri, in un intervallo finito (come per esempio tra 1 e 2) sono infiniti. L'ossatura del discorso è questa. A cosa ho pensato io? Ve lo dico subito. Stavo leggendo di un personaggio che, in un racconto, fa il musicista e sta suonando il pianoforte. Di colpo ho visualizzato la tastiera, poi due tasti bianchi vicini e ho pensato: sono due tasti, ma stabiliamo noi che una nota abbia quel nome e quella successiva un altro. E via il FLASH è partito. E' vero che le due note vicine hanno quei due nomi che noi diamo loro, ma è anche vero che tra i due tasti ci sono svariate note, svariate sfumature. Se voi prendete per esempio una chitarra, sulla sua tastiera troverete il Do e poi subito di seguito il Do# ma tra Do e Do# ci sono infinite altre note, diverse le une dalle altre per una sfumatura impercettibile, ma diverse. Lo so, è un discorso che al lato pratico ha un po' di estremo, ma in sè è un concetto esatto. Ed è lo stesso pensiero e conclusione alla quale, una pagina dopo, arriva questo musicista. Quando ho letto e capito che la pensava come me mi son messo a ridere ma anche c'ho un po' pensato su.
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