martedì 2 dicembre 2008

"L'uomo duplicato"di Josè Saramago
Protagonista di questa storia è Tertuliano Maximo Afonso. E'un professore che insegna storia nelle scuole medie, vive solo, un matrimonio fallito alle spalle cui non ricorda quasi nulla, una madre che sta lontana, una relazione che, forse, vorrebbe interrompere, generalmente depresso. Ma un giorno il collega di matematica gli consiglia di vedere la videocassetta di un film, una commedia leggera senza troppe pretese. Tertuliano, tornato a casa, accende il videoregistratore e guarda la cassetta, e scopre che uno degli attori - un personaggio secondario - gli assomiglia in modo impressionante: forse più giovane, e con i baffi che lui ora non ha più, ma incredibilmente uguale, un gemello, quasi un doppio, un duplicato di se stesso. E contemporaneamente avverte intorno a sè, nella casa vuota, una presenza altra e indefinibile...perchè quel film? Chi è quell'attore uguale a lui? Come si chiamerà? Chissà in quali altri film ha recitato? Inizia così una ricerca via via sempre più inquietante in cui il misterioso e l'onirico si fondono in una scrittura elegante e drammatica"

Quinto libro del mese di novembre. Record assoluto. E' il secondo libro di Saramago che leggo e l'unica cosa che si può dire è che questo scrittore è veramente geniale. Diverso per l'argomento da Cecità, L'uomo duplicato riesce ad alternare momenti nei quali scappa un sorriso a momenti in cui non riesci a chiudere il libro perchè la tensione che si crea è talmente alta che vuoi sapere cosa succederà. La cosa interessante è che non si deve saltare nemmeno una riga, talmente fitta e geniale è la costruzione dei periodi nella scrittura di Saramago. Un altro dei libri più belli letti quest'anno.

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