giovedì 9 dicembre 2010
domenica 5 dicembre 2010
Ken Follett - Una fortuna pericolosa
Vorrei avere le stesse opinioni entusiaste degli altri utenti. Prendete un episodio molto intenso come prologo, prendete una decina di personaggi, tutti più o meno ben strutturati, alcuni schierati con i buoni e altri con i cattivi. Accade qualcosa di brutto in ogni capitolo, sembra che i buoni ce la facciano ma, a fine capitolo, un cattivo fa qualcosa...e cambia la situazione. Schema usato per I pilastri e per Mondo senza fine. E qui la cosa non cambia, peccato che la consistenza di quest'ultimo libro sia di molto inferiore rispetto agli altri due. Un libro da ombrellone, niente di più.sabato 2 ottobre 2010
Siamo ancora a Barcellona. Siamo ancora nei pressi nel cimitero dei libri dimenticati. E c'è uno scrittore, Daniel Martin, il quale, dopo aver pubblicato il suo primo romanzo, inizia a vivere una serie di esperienze molto vicine al soprannaturale. Quando, tempo fa, lessi L'ombra del vento non rimasi molto colpito da quel romanzo. Se ne parlava come del fenomeno letterario del momento. Ma io non ne ero molto convinto.Qualche settimana fa ho approfittato dei Miti Mondadori e ho preso Il gioco dell'angelo a 6.50 euro. Devo dire che l'ho trovato più lineare de L'ombra. Poi ovviamente i gusti sono gusti.Carino da leggere, ma non vicino - secondo me - al capolavoro.
mercoledì 8 settembre 2010
La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano
Romanzo stracelebrato dello scrittore Paolo Giordano, "La solitudine..."racconta le vite di Alice e Mattia, entrambe segnate da eventi dolorosi nel corso dell'infanzia. Due esistenze che in un modo o nell'altro si intrecciano per tutto il romanzo. E' un romanzo che si fa leggere, questo va detto. Così come, specie all'inizio, riesce a creare scene che vanno dritte allo stomaco. Ma. C'è un ma. In alcuni punti si ritorna a "trucchi" già usati. Trucchi utili quando vengono usati la prima volta, ma che già alla seconda sanno di "già visto". Non sto dicendo che non è un bel libro, anzi. Io l'ho letto in due settimane circa. Divorato, quasi. Ma a volte, mentre leggi, ti vien da dire "Sì, ok...questa potevi anche evitare di metterla". Ho apprezzato il gusto per la descrizione di alcuni particolari che mentre li leggi ti vien da sorridere perchè avresti voluto averla tu un'idea del genere. Lo so, le mie non sono mai recensioni al 100%, però credo sia più giusto che una persona il libro lo esplori da sè. Ci son libri che ti capitano in mano e tu non avresti mai pensato di leggerli, altri che cerchi sempre di comprare e che invece fai sempre slittare nella lista degli acquisti.
martedì 7 settembre 2010
Le avventure di Sherlock Holmes - A.C. Doyle
mercoledì 7 luglio 2010
Ken Follett - Mondo senza fine
"È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia".
Questo è il riassunto che trovate sulla quarta di copertina del libro. Fare un riassunto dettagliato non avrebbe tanto senso (ne trovate uno ben fatto su wikipedia),
Com'è?
Avevo preso questo libro "grazie" agli sconti della tessera feltrinelli (trovo semplicemente offensivo che un romanzo-libro che non sia un libro sul quale studiare possa costare più di 10 - 12 euro). L'anno prima avevo letto I pilastri in due fasi (dopo un po' non mi aveva più preso). Con Mondo senza fine è andato più o meno alla stessa maniera. Non è un brutto libro, anzi (prova ne è, per esempio, che dopo un po' viene naturale tifare per questo o per quel personaggio, segno che l'autore l'ha costruito abbastanza bene). Ovviamente c'è il marchio di fabbrica Follett: quello del colpo di scena a fine capitolo che ti lascia sempre con la curiosità e ti porta, il più delle volte, a proseguire al capitolo successivo. Resto però sempre un po' sorpreso quando sento dire "è il libro più bello che abbia mai letto". Resto sorpreso perchè in giro c'è indubbiamente di meglio (Pennac piuttosto che Saramago o Kristov) però è anche vero che i gusti son gusti e su questo non si discute. In conclusione: un libro carino, da ombrellone al mare.
lunedì 14 giugno 2010
Louise L. Hay - Puoi guarire la tua vita

Premetto subito che questo non è un romanzo. Capita a volte che si stia attraversando una situazione diciamo non proprio tranquilla o piacevole e allora, anche senza saperlo, cerchiamo qualcosa che magari ci dia un’ispirazione per uscire da quella situazione. Magari capita che si veda un programma in tv, o si trova un sito in internet o, come nel mio caso, girando in libreria, ti viene in mano un certo libro. Ed è quello che è successo con questo libro. Il libro, ovviamente, non propone le soluzioni a tutti i problemi della vita, ma fornisce alcuni spunti per aiutarci a vedere le cose da un’angolazione differente da quella che magari siamo soliti utilizzare. Tornano qui concetti come la forza di attrazione o pensiero positivo, concetti che pensandoci bene hanno forse più forza di quanto noi stessi non riconosciamo loro. Ognuno di noi ha, comunque, la propria strada per arrivare alla soluzione di una determinata situazione: ecco perché ognuno di noi, leggendolo, molto probabilmente trarrà delle considerazioni diverse da quelle di un’altra persona. Ognuno di noi ha bisogno di determinate cose: non è detto che siano le stesse cose per tutti. Consigliato a chi per così dire si ritiene un po’ di “mentalità aperta” e vuole magari cercare le soluzioni su strade diverse da quelle “canoniche”.
Raymond Queneau - Esercizi di stile

Comprato dopo aver finito di leggere I fiori blu. Non si tratta di un romanzo né di una raccolta di racconti. Qui l’autore prende una mini storia (verso mezzogiorno, su un autobus, un uomo si lamenta con chi lo spinge di continuo e, appena trovato un posto libero, lo occupa. Il narratore, due ore dopo, lo rivede da un'altra parte con un amico, che gli dice di far mettere un bottone sulla sciancratura del soprabito.). Questa ministoria viene riproposta utilizzando novantanove varianti stilistiche (dalle figure retoriche alle figure usate nell’enigmistica). Il risultato è qualcosa di molto curioso e a volte davvero divertente. L’edizione italiana è stata curata da Umberto Eco. Anche qui la difficoltà iniziale e principale è stata quella di riproporre in italiano delle battute che in francese facevano ridere. Ecco spiegato perché in alcuni esercizi non abbiamo una traduzione “letterale” dal francese, ma una “riscrittura” seguendo la regola che l’autore aveva scelto.
Raymond Queneau - I fiori blu

Avevo comprato questo libro l’estate scorsa, non ricordo nemmeno io perché sinceramente. Probabilmente il fatto che il traduttore-adattatore fosse Calvino mi aveva per così dire fatto drizzare le antenne. E l’acquisto si è verificato, inutile dirlo, azzeccatissimo. E difficile è farne una recensione o, in altre parole, parlarne per rendere interessante questo libro. La difficoltà non nasce dalla qualità del libro, ma dal fatto che la trama vive in un presente – passato che rende non facile un riassunto da fare in cinque o sei righe, ma soprattutto perché non avrebbe senso raccontare alcuni fatti descritti nel libro e non indicarne altri. Il motivo sta nel fatto che i vari episodi sono sottilmente legati l’un l’altro. Molto interessante, e degna di nota, è la prefazione che Calvino fa, parlando della difficoltà (che racchiude in sé la bellezza di questo libro) di riproporre in italiano dei giochi di parole che in francese funzionano mentre in italiano, forse, hanno un effetto meno esilarante. Se vi piace il Baricco di Castelli di Rabbia o di Oceano mare allora forse dovreste fare un pensierino e regalarvi questo libro che, non lo nascondo, merita di essere letto.
Lo consiglierei? In tutta onestà, no. A meno che non lo troviate in biblioteca o ve lo facciate prestare da qualcuno, ma sinceramente potreste leggere sicuramente qualcosa di meglio.
giovedì 20 maggio 2010
Ricordi del passato
Ogni tanto, spesso, mi succede di associare a particolari momenti - periodi della mia vita una o più canzoni (sia canzoni vere e proprie o anche delle semplici arie) e il rapporto che ho con questi ricordi non è sempre idilliaco. Ieri, dopo non so nemmeno io quanto tempo (credo cinque - sei mesi) ho riascoltato due cd rientranti nella mia categoria personale "I migliori di sempre".
E ho ritrovato due canzoni che mi hanno riportato indietro di quasi tre anni esatti. Era il 2007, tra aprile e luglio. Ero da poco arrivato in un nuovo studio di consulenza e avevo conosciuto una creatura molto speciale, di una bellezza e sensibilità unica. Purtroppo poi son successe cose che ci hanno fatto allontanare. Le due canzoni che posto qui di seguito sono le più significative: la prima mi ha riportato a quei mesi, alla strada che facevo per andare al lavoro, alle giornate di lavoro che finivano alle dieci di sera, agli sms scambiati durante il giorno con lei. La seconda, invece, mi riporta in mente la sua voce, il suo sorriso, il suo modo di scherzare, il suo meraviglioso modo di essere e quelle bellissime, lunghissime telefonate nel cuore della notte Non so se leggerai mai queste righe, C., ma se capiterà sappi che...ti penso ancora...
Buongiono a tutti
Eccomi tornato dopo un po' di chiamiamola latitanza...ho aperto un altro blog - più "tematico" - così un po' di là, un po' su facebook (il portale più inutile dell'universo) ho abbandonato la mia prima creatura.
Shy è nuovamente alla ricerca di lavoro. Dopo aver fatto sei mesi duranti i quali stava nascendo una seppur piccola illusione di un contratto a tempo indeterminato, ai primi di aprile gli hanno detto che non sarebbe stata così. Così il primo maggio ero di nuovo nel gruppo dei non occupati. Pazienza. Arriverà qualcosa, basta solo aver pazienza.





