lunedì 14 giugno 2010

Zhou Wehihou - Shanghai Baby

Probabile che quello che sto per scrivere magari non piacerà a tutti. Ma è una cosa che può capitare. Avevo ricevuto questo libro dopo aver partecipato ad un “ring” da Bookcrossing.it. Mi incuriosiva, avevo letto pochissimi libri di autori cinesi e così ho pensato “Leggiamo Shanghai baby”. Risultato? Molto vicino alla sufficienza, ma non la supera di molto. E’ la storia di Coco, giovane e rampante scrittrice in erba, e delle sue esperienze di vita, dell’amore alternato tra il dolce Tiantian e il tedesco Mark. Fin qua niente di male: crei la protagonista, crei la situazione di vita per lei, inventi qualche “imprevisto” o variazione sul tema dell’amore che sembra piacere tanto, metti dentro un po’ di droga, descrizioni di sesso (nemmeno più di tanto curate), agiti il tutto e salta fuori Shaghai Baby. Ovviamente sto estremizzando il tutto, ma andando al nocciolo la situazione non cambia granchè: a volte l’autrice sembra più interessata a far capire che anche in Cina si vendono prodotti occidentali (dalla borsa Gucci al telefono di ultima generazione) anziché cercare di creare situazioni coinvolgenti ed emozionanti grazie, anche, alle atmosfere di Shangai. Ho letto varie recensioni fatte da lettori nei siti dove si vendono libri on line e leggendo commenti come “Il più bel libro che mi è stato dato da leggere ; e le critiche negative non cambierano la mia opinione” mi vien da pensare che la lettura più impegnativa che questa lettrice abbia mai affrontato sia stata una raccolta di Topolino (con tutto il rispetto per Topolino), però, come qualcuno diceva, “de gustibus non disputandum est”.
Lo consiglierei? In tutta onestà, no. A meno che non lo troviate in biblioteca o ve lo facciate prestare da qualcuno, ma sinceramente potreste leggere sicuramente qualcosa di meglio.

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