domenica 4 gennaio 2009

Ghiaccio...


...immaginate di essere in acqua...nell'acqua fonda...ma non come al mare dove ci si arriva gradualmente...più come se, come dicono i Pink Floyd in The thin ice, "a crack in the ice
appears under your feet, you slip out of your depht and out of your mind, with your fear, showing out behind you
"e quando si apre questo crepa nel ghiaccio e tu ci cadi dentro ti aggrappi con le mani al bordo...le mani piano piano perdono la presa...e allora usi le unghie per non staccarti...ma le unghie iniziano a sanguinare...e inizi a sentire l'odore del freddo e del sangue assieme...e pian piano capisci che non riesci più a tirarti su perchè il ghiaccio si rompe sotto le tue dita...e tu non puoi far altro che lasciarti andare..


Questo potrebbe essere un po' il riassunto di martedì scorso...ma non nel senso in cui probabilmente lo potreste aver immaginato subito...è stato bello rivedersi, incontrarsi, parlare, confidarsi, scoprire che lei non è cambiata, è sempre quella meravigliosa persona che conosco, che non si fa problemi a dirmi le cose come le vede lei (era una delle cose di lei che adoravo quando stavamo assieme) senza mezzi termini. La parte forse più malinconica è stata all'inizio, quando mi ha restituito i cd che avevo lasciato a casa sua a marzo. (niente, comunque, rispetto a marzo quando è tornata dal bagno, con la mano tremante che reggeva il mio spazzolino e mi ha detto sussurando "non dimenticarti questo). Non so perchè. E'stato come se sotto sotto ci stessimo dicendo "ciao" per sempre. Salutarci per tornare a casa è stato triste, far la strada ceh non facevo da mesi è stato triste, arrivare all'uscita della tangenziale e accendere la sigaretta che accendevo ogni domenica notte quando tornavo è stato triste, fare la spesa il 31 dicembre e pensare che l'anno scorso stavo facendo la spesa con lei è stato triste, e andare in giro oggi pomeriggio pensando che l'anno scorso avevamo preso assieme la calza per sua figlia è stato triste. Ma il ghiaccio, come dicevo prima, si è sciolto sotto le mie mani. Il ghiaccio ha detto "devi lasciarti andare". E così sto cercando di fare. E'inutile cercare di rimanere aggrappati al ghiaccio. E' più grande il dolore del bene che potrebbe portarmi. Devo lasciarmi andare.


Un abbraccio e un grazie a Vale per il sostegno



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