"Il meglio che possa capitare a una brioche" di Pablo Tusset
Tutto questo finché arriva una telefonata del fratello Sebastiàn, da lui ironicamente soprannominato The First, il quale gli offre cinquecentomila pesetas per un incarico apparentemente semplice: controllare una villetta diroccata nel centro della città. Ma Sebastiàn un giorno sparisce improvvisamente..."
"Il protagonista di questo romanzo è Pablo Miralles, un ultra trentenne di 120 chili cinico, arrogante e misogino, che volontariamente ha scelto di allontanarsi dagli agi della sua borghesissima famiglia per condurre un'esistenza all'insegna degli eccessi. Disoccupato - ma proprietario al 50% con il fratello della società ereditata dal padre - passa le sue giornate smaltendo le sbornie della sera precedente, disquisendo di filosofia in rete, fumando hashish e aspettando l'ora per andare nuovamente ad ubriacarsi nel bar di Luigi.
Tutto questo finché arriva una telefonata del fratello Sebastiàn, da lui ironicamente soprannominato The First, il quale gli offre cinquecentomila pesetas per un incarico apparentemente semplice: controllare una villetta diroccata nel centro della città. Ma Sebastiàn un giorno sparisce improvvisamente..."
Altro libro consigliato dalla stessa persona che mi ha consigliato "Cecità". Qui siamo su un mondo e un'atmosfera totalmente diversa dall'altro libro. Credo che gli aggettivi più adatti siano "comico" e "esilarante". Difficile raccontarlo senza fargli perdere qualcosa. Potrei semplicemente dire, per i più "diffidenti", che questo libro vale gli otto euro pagari per comprarlo. Se poi cercate qualcosa di divertente ma che al tempo stesso vi tenga diciamo così attaccati al libro allora vi conviene prenderlo.

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