domenica 27 luglio 2008

Lo stage iniziava alle dieci. Alle nove e venti arrivò in centro M.con la sua auto e andarono assieme al palazzetto. Erano tutti e due emozionati: non avevano mai fatto uno stage con così tanta gente. Arrivati al palazzetto incontrarono gli altri del gruppo...c'erano circa 300 persone...una cosa grandiosa...entrò in palestra e vide tutta la gente in giro che chiacchierava a gruppetti...alle 10.15 arrivò Rolando, l'ideatore della biodanza...salutò tutti e iniziò a parlare degli angeli...dopo un'oretta cominciò a dare le prime consegne per le vivencie...esercizi da soli, esercizi in gruppo, esercizi in coppia...e fu in un esercizio in coppia che la incontrò...un esercizio a due, molto semplice ma molto sentito...si salutarono con un bacio...durante la pausa per il pranzo pensò a due cose...a dove sarebbe potuto essere quel pomeriggio e con chi e al tempo stesso quanto bello e strano fosse stato l'incontro del mattino...ritornarono in palestra e ci fu un'altra ora di esposizione sugli angeli e poi la vivencia del pomeriggio...un paio di esercizi da soli e poi con compagno...quando fu l'ora di scegliere un compagno lui iniziò a guardarsi in giro ma tutte le persone che sceglieva avevano già scelto qualcun altro...nel giro di dieci secondi non c'era più nessuno...si girò...e i loro sguardi si incontrarono...anche lei stava cercando ancora qualcuno...anzi...sperava che lui fosse ancora in giro...da quel momento fecero tutti gli esercizi assieme senza staccarsi mai un attimo...finito lo stage lei gli disse: ti va di scambiarci i numeri?...tornò a casa verso le 21...alle 22 gli mandò un sms "ciao, sono appena arrivata. ora mi faccio una doccia poi mi piacerebber sentirti. sarebbe ancora più bello se potessimo vederci, ma non so se hai problemi di orario"...si incontrarono a metà strada...parlarono di quello che era successo quel giorno e di come, per entrambi, fosse come se si fossero conosciuti da sempre. Tornò a casa alle 3 del mattino e poco importava se la sveglia avrebbe suonato alle 7: aveva una carica tale che avrebbe potuto non dormire per una settimana.

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