Una sera a teatro nella quale il protagonista sei tu, cioè io 
Sabato c'è stato il saggio finale del laboratorio Metamorfosi - non solo teatro, iniziato a gennaio, al quale ho partecipato anch'io. Il laboratorio puntava a fare un percorso tra preparazione delle scene teatrali, passando poi per il "mondo" delle riprese per poi approdare al doppiaggio. In pratica sono state preparate tre scene teatrali che, successivamente, sono state girate anche sotto forma di corti, con relativo doppiaggio. Per due mesi abbiamo provato le scene come se dovessimo girare un film. Poi per due week end siamo stati impegnati nel girare i tre corti (basati sulle stesse scene che sarebbero state presentate a teatro) e poi altre quattro sere per doppiare i video. Da metà aprile, infine, abbiamo iniziato a preparare le scene per il teatro. E ogni sera c'era qualcosa che non andava. Ma probabilmente è stato questo che ci ha permesso di tirare fuori il meglio la sera dello spettacolo. E'stata un'esperienza davvero bella e importante e, non ultima, divertente. Ho avuto modo di conoscere ancora di più il teatro, ma anche il mondo della regia, delle riprese e del doppiaggio, dal quale sono stato letteralmente fulminato. Io ho preso parte a due delle tre scene e i cinque secondi prima di andare in scena per fare la mia parte sono stati di adrenalina pura. E' stata la stessa sensazione che provavo cinque secondi prima di salire sul palco per suonare. E credo che il risultato sia stato davvero buono perchè il pubblico non la smetteva più di applaudire. La prima scena era una riduzione da La cantatrice calva di Ionesco, la seconda L'abito fa il monaco, un atto unico scritto dal nostro regista, e infine una scena tratta da Un tram che si chiama desiderio. Se volete curiosare e saperne di più su questo laboratorio potete cliccare su questi due link qui sotto.
Il laboratorio
Le tre scene

Sabato c'è stato il saggio finale del laboratorio Metamorfosi - non solo teatro, iniziato a gennaio, al quale ho partecipato anch'io. Il laboratorio puntava a fare un percorso tra preparazione delle scene teatrali, passando poi per il "mondo" delle riprese per poi approdare al doppiaggio. In pratica sono state preparate tre scene teatrali che, successivamente, sono state girate anche sotto forma di corti, con relativo doppiaggio. Per due mesi abbiamo provato le scene come se dovessimo girare un film. Poi per due week end siamo stati impegnati nel girare i tre corti (basati sulle stesse scene che sarebbero state presentate a teatro) e poi altre quattro sere per doppiare i video. Da metà aprile, infine, abbiamo iniziato a preparare le scene per il teatro. E ogni sera c'era qualcosa che non andava. Ma probabilmente è stato questo che ci ha permesso di tirare fuori il meglio la sera dello spettacolo. E'stata un'esperienza davvero bella e importante e, non ultima, divertente. Ho avuto modo di conoscere ancora di più il teatro, ma anche il mondo della regia, delle riprese e del doppiaggio, dal quale sono stato letteralmente fulminato. Io ho preso parte a due delle tre scene e i cinque secondi prima di andare in scena per fare la mia parte sono stati di adrenalina pura. E' stata la stessa sensazione che provavo cinque secondi prima di salire sul palco per suonare. E credo che il risultato sia stato davvero buono perchè il pubblico non la smetteva più di applaudire. La prima scena era una riduzione da La cantatrice calva di Ionesco, la seconda L'abito fa il monaco, un atto unico scritto dal nostro regista, e infine una scena tratta da Un tram che si chiama desiderio. Se volete curiosare e saperne di più su questo laboratorio potete cliccare su questi due link qui sotto.
Il laboratorio
Le tre scene
Nessun commento:
Posta un commento