...e domani si ricomincia...anche se è mercoledì...però...
...si stava tanto bene a casa
...
...però...dai...mi devo alzare SOLAMENTE alle 6.20...
Una sera a teatroUna sera a teatro nella quale il protagonista sei tu, cioè io 
Sabato c'è stato il saggio finale del laboratorio Metamorfosi - non solo teatro, iniziato a gennaio, al quale ho partecipato anch'io. Il laboratorio puntava a fare un percorso tra preparazione delle scene teatrali, passando poi per il "mondo" delle riprese per poi approdare al doppiaggio. In pratica sono state preparate tre scene teatrali che, successivamente, sono state girate anche sotto forma di corti, con relativo doppiaggio. Per due mesi abbiamo provato le scene come se dovessimo girare un film. Poi per due week end siamo stati impegnati nel girare i tre corti (basati sulle stesse scene che sarebbero state presentate a teatro) e poi altre quattro sere per doppiare i video. Da metà aprile, infine, abbiamo iniziato a preparare le scene per il teatro. E ogni sera c'era qualcosa che non andava. Ma probabilmente è stato questo che ci ha permesso di tirare fuori il meglio la sera dello spettacolo. E'stata un'esperienza davvero bella e importante e, non ultima, divertente. Ho avuto modo di conoscere ancora di più il teatro, ma anche il mondo della regia, delle riprese e del doppiaggio, dal quale sono stato letteralmente fulminato. Io ho preso parte a due delle tre scene e i cinque secondi prima di andare in scena per fare la mia parte sono stati di adrenalina pura. E' stata la stessa sensazione che provavo cinque secondi prima di salire sul palco per suonare. E credo che il risultato sia stato davvero buono perchè il pubblico non la smetteva più di applaudire. La prima scena era una riduzione da La cantatrice calva di Ionesco, la seconda L'abito fa il monaco, un atto unico scritto dal nostro regista, e infine una scena tratta da Un tram che si chiama desiderio. Se volete curiosare e saperne di più su questo laboratorio potete cliccare su questi due link qui sotto.
Il laboratorio
Le tre scene
Antichrist di Lars Von Trier

Questi sono i film che piacciono a me. Quelli che fuori dal cinema non sai bene cosa hai visto, che ci pensi e ripensi. Avevo letto alcune recensioni e non ne parlavano per niente bene, ma Von trier è un regista che o lo ami o lo odi. La storia è quella di Lui e Lei (così sono indicati nei titoli di coda) che cercano di superare la morte del proprio figlioletto, gettatosi dalla finestra mentre erano intenti a fare l'amore. Von trier fa un continuo ricorso a simbologie tra le più disparate e già questo dovrebbe far capire a chi guarda il film che le scene di nudo e di sesso non sono fini a se stesse (pornografia, come le ha definite qualcuno) ma sono un tramite per poter spiegare qualcosa, un'emozione, una situazione, che solo con le immagini possono essere spiegate. Si assiste allora al "cammino" di questa coppia verso Eden, un posto disperso nei boschi dove c'è una piccola casetta e dove Lui, psicologo e terapista, cerca di far superare a Lei il trauma della morte del figlio. Da qui prende il via una specie di "analisi" dei simboli legati alla terra (che è anche madre secondo alcune concezioni) e allo "scontro" tra il maschile e il femminile. In questo film, secondo me, Von Trier si è avvicinato molto al modo di fare cinema di Lynch, anche se Lynch rimane sempre e comunque il più visionario. E' un film che merita di essere visto, con la raccomandazione, però, di guardarlo "aprendo gli occhi", non fermandosi cioè alla scena in sè, ma al simbolo che essa racchiude.
Angeli e demoni
Si prende un film, magari tratto da un libro di successo, se ne parla tanto prima ancora che esca nelle sale, magari si fa intervenire qualche istituzione (come la chiesa in questo caso), si agita bene il tutto e il risultato è un film che riempie le sale ancora prima che escano i trailer. Chiusa la parentesi "acida" potrei dire che Angeli e demoni è, tutto sommato, un film carino. L'idea di dire che fosse il seguito de Il codice da Vinci è stata molto azzeccata, ma anche fuorviante, dato che questo film non c'entra nulla col codice, se non per il fatto che il protagonista del film è lo stesso del codice. E' molto meno à la Indiana Jones de Il codice (meno enigmi) però le due ore e venti scorrono via molto lisce e, almeno per me, allo stesso modo il film esce dalla memoria, nel senso che fuori dalla sala se ne parla per cinque minuti, giusto il tempo di andare alla macchina, ma nel giro di una settimana credo vada nel dimenticatoio.
Un film carino, niente di più.
"L'ombra del vento" di C.Ruis Zafon
Come si fa a fare un riassunto o a parlare di un libro del quale, inutile nasconderlo, hanno parlato praticamente tutti? La risposta potrebbe essere "Non lo si fa", ma allora questo post non avrebbe senso
La storia è quella di Daniel, giovane ragazzino di Barcellona "iniziato" dal padre, nel giorno del suo compleanno, al Cimitero dei libri dimenticati. Qui Daniel (che racconta in prima persona la storia) dovrà scegliere un libro e fare in modo che "non venga dimenticato". Il libro viene scelto e da lì inizia la storia. Storia che non vi racconto perchè altrimenti ci vorrebbe un post eterno e rovinerei anche forse la curiosità della lettura. La cosa che salta subito agli occhi è che l'autore ci fa vedere un pezzettino qui e un pezzettino lì della storia, in modo da non avere il senso della prospettiva completamente realizzato, lasciando perciò il lettore in sospeso fino alla fine. E il risultato è davvero buono, anche se non lo considero uno tra i libri più belli che ho letto. C'è un po' di avventura, di mistero, di storia d'amore. Insomma, la giusta combinazione per poter avere un buon libro di successo (stavo per scrivere commerciale, ma mi sembrava di sminuirlo troppo).
Se siete romantici e vi piacciono le storie con un po' di mistero potete comprarlo ad occhi chiusi
Shy's back...
Rieccomi, dopo un lungo silenzio
silenzio dovuto al fatto che un bel sabato pomeriggio il mio pc ha deciso che era il momento di non riaccendersi più...almeno, da quel che ho capito, non ha sofferto...e così il giorno dopo l'ho portato da un mio amico che aggiusta computer e, due giorni dopo, la diagnosi è stata impietosa "è partita la scheda madre e il processore". Chissà dove sono andati la scheda madre e il microprocessore. Speriamo siano andati a divertirsi.
Così ho iniziato ad informarmi: meglio portatile o un altro case? E quanti soldi? E quanto qui e quanto lì? Così due settimane fa ho fatto l'ordine e lunedì scorso è arrivato. Purtroppo ho potuto metterci le mani solo venerdì perchè tra prove di teatro e biodanza ho avuto tutte le sere occupate. Una cosa però ho capito: riesco benissimo a vivere anche senza pc. Ogni tanto davo una sbirciatina alla posta dal lavoro ma niente di più. Prima mi sono loggato su splinder per poter leggere alcuni blog privati e ho pensato "Cavoli, è da tanto che non scrivo" e così ora proverò a scrivere in un colpo solo tutti gli aggiornamenti (sperando di non dimenticare nulla).