domenica 3 settembre 2006

E' uscito  

...e ce l'ho già

Dream Theater - Score 20th Anniversary World Tour



Era tempo che si parlava dell'uscita di questo live...e l'attesa è stata ben ripagata.
Triplo cd audio e doppio dvd ad un prezzo direi davvero accettabile (sia il cd che il dvd vanno dai 20 ai 24 euro).
Tracklist
The root of all evil - essendo ovviamente l'ultima data dell'Octavarium Tour non potevano non iniziare con la prima song dell'ultimo album. Carica, potente, ricca di cattiveria.
I walk beside you - la "lenta" più bella dell'album.
   Inizia poi una sorta di flash back: com'era successo durante il tour (anche a Milano) la scaletta si compone ora di canzoni che partono dai Majesty, per poi passare a When dream and day unite fino a Train of thought.
Another won - non la conoscevo., ma devo dire che, essendo una canzone dei primi tempi, non ha nulla di meno rispetto ad altre canzoni famose dei Dream.
Afterlife - La Brie fa sua questa canzone cantata da Dominici nell'album originale. Si respira l'atmosfera che si sarebbe respirata a pieni polmoni in Images and words.
Under a glass moon - meravigliosa. Spettacolare.
Innocence faded - la mia preferita, dopo "A mind beside itself".
Raise the knife - altra canzone degli "albori"...ben studiata e con i classici tempi marchi di fabbrica delle produzioni Dream.
The spirit carries on - forse la più apprezzata dal popolo meno prog dei Dream. Un po' Pink Floyd, ma assolutamente da brividi.
  Inizia poi la parte con l'orchestra.
Six deegrees of inner turbulence - tutto il secondo cd del concept omonimo. Un pezzo di storia della musica, reso ancora più speciale dagli arrangiamenti dell'orchestra.
Vacant - canzone molto corta ma riarrangiata benissimo per archi, e ci fa capire che si sta arrivando all' Octavarium Part.
The answer lies within - bella, triste, con quel piano all'inizio che mette i brividi.
Sacrified son - la mia preferita di Octavarium. Suonata non in maniera impeccabile, ma chi se ne frega...pure loro possono sbagliare
Il terzo ed ultimo cd è composto da due canzoni.
Octavarium - da brividi, soprattutto l'intro fatto con l'ultima diavoleria scoperta da Rudess (Continuum). Forse alcune imprecisioni nella parte finale strumentale dove chitarra e tastiera vanno all'unisono, forse qualche leggero ritardo, ma che comunque perdoniamo.
Metropolis - grandissimo finale. Anche questa da brividi, anche se in certi passaggi si capisce che Rudess l'ha fatta forse un po' troppo sua, snaturandola un po' dal timbro che aveva dato all'epoca Moore (stessa cosa successa a Milano, non con Metropolis ma con Learning to live)

Il cd vale i soldi spesi...il live è registrato veramente bene, tutti e cinque sono in gran forma - forse Myung ogni tanto sparisce - e nel complesso è un buonissimo live. Forse si sarebbe potuto sfruttare di più la presenza dell'Orchestra, ma già il lavoro fatto lo rende un buon lavoro. Ora non mi resta che aspettare di vedere il Dvd.



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