Cercherò di essere bravo e quindi in una certa maniera neutrale. Il libro penso lo conosciate tutti: il primo della famosa Millenium Trilogy. Ecco, Uomini che odiano le donne è la prova del fatto che un prodotto ben pubblicizzato e sponsorizzato possa riuscire a vendere molto bene. La storia è quella di M. Blomqwist, un giornalista di economia, che perde una causa contro un magnate della finanza. Blomqwist viene contattato dal sig. Vanger, capo di una delle più potenti famiglia del panorama economico svedese, per occuparsi della misteriosa scomparsa della nipote Harriet. Le indagini iniziano e le attività di Bomqwist si intrecciano con quelle di Lisbeth Salander, una ragazza un po' particolare, bravissima hacker.
Ecco, la narrazione la interrompo qui perchè altrimenti vi racconto il primo volume. Andiamo al dunque? Ok. Capacità descrittiva dell'autore: vicino al nulla. Non c'è una descrizione una fatta con un minimo di precisione, dettagli. Niente, tutto lasciato così. Velo pietoso anche sulla "personalità" dei personaggi: il personaggio di un thriller dovrebbe essere minimamente strutturato, in modo da capire perchè tiene certi comportamenti. Lo scrittore, invece, si preoccupa di più di raccontare che ad un certo punto tizio va a letto con caia perchè era anni che non lo faceva. Ma scherziamo? E mi fermo qui. Nel complesso: raggiunge la sufficienza per il fatto di essere un volume abbastanza importante dal punto di vista delle dimensioni, ma non del contenuto. Credo che probabilmente NON leggerò gli altri due capitoli, a meno che non escano in versione economica da sei euro tipo.
BREVE NOTA: parlando con tanta gente mi sento dire "è un libro meraviglioso, non ho mai letto un libro così bello" e a me tremano le gambe. Ma come si fa a dire una cosa del genere? Io capisco che i gusti sono gusti, ma un minimo di obiettività. Leggetevi Il muro di Sartre o Cecità di Saramago. Quelli sono libri che non ti fanno dormire. E sono stati scritti quindici anni fa (anzi, Il muro è del '74)
Ecco, la narrazione la interrompo qui perchè altrimenti vi racconto il primo volume. Andiamo al dunque? Ok. Capacità descrittiva dell'autore: vicino al nulla. Non c'è una descrizione una fatta con un minimo di precisione, dettagli. Niente, tutto lasciato così. Velo pietoso anche sulla "personalità" dei personaggi: il personaggio di un thriller dovrebbe essere minimamente strutturato, in modo da capire perchè tiene certi comportamenti. Lo scrittore, invece, si preoccupa di più di raccontare che ad un certo punto tizio va a letto con caia perchè era anni che non lo faceva. Ma scherziamo? E mi fermo qui. Nel complesso: raggiunge la sufficienza per il fatto di essere un volume abbastanza importante dal punto di vista delle dimensioni, ma non del contenuto. Credo che probabilmente NON leggerò gli altri due capitoli, a meno che non escano in versione economica da sei euro tipo.
BREVE NOTA: parlando con tanta gente mi sento dire "è un libro meraviglioso, non ho mai letto un libro così bello" e a me tremano le gambe. Ma come si fa a dire una cosa del genere? Io capisco che i gusti sono gusti, ma un minimo di obiettività. Leggetevi Il muro di Sartre o Cecità di Saramago. Quelli sono libri che non ti fanno dormire. E sono stati scritti quindici anni fa (anzi, Il muro è del '74)

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