...saremo in un certo senso vicini...a un chilometro e mezzo poco più l'uno dall'altro...da quella casa con il giardino dove uscivo ad ogni ora, durante la cena o a notte fonda, per sentirti al telefono...per parlare di qualsiasi cosa, dalla più "seria" alla più "assurda"..."mangi?" "beh, sì, qualche volta"...sentirti sgridare qualcuno che mangiava i fili del telefono...e sentirtire la tua risata...simile alla pioggia che si infrange sull'acqua di un laghetto...vicino anche alla "scatola per il caffè" nella quale entravo perchè i miei non mi sentissero quando ero al telefono con te...quelle telefonate che iniziavano verso le 23...e che non sapeva mai a che ora sarebbero finite...e saremo così...lontani...ma al tempo stesso vicini...

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