sabato 4 novembre 2006

Doveva capitare...


(On air: Lateralus - Tool)
Alcuni dicono "doveva capitare", altri "era scritto", "era destino"...beh, ditela e vedetela come volete, ma le cose quando devono capitare non c'è verso: capiteranno...

Premessa: 3 ottobre 2006...mi son trovato per la prima volta di persona con una ragazza conosciuta in rete...abbiamo chattato parecchio, ma questa era la prima volta che ci incontravamo...fino a che non decidiamo di vederci...e arriva il fatidico tre ottobre...viene lei da me...mattina e pomeriggio in giro...passeggiata al parco...chiacchiere...e altro...alla sera devo accompagnarla in stazione perchè deve prendere il treno per Pordenone, dove raggiungerà il suo socio e l'indomani tornerà con lui a Varese...

Ore 17.20 circa: lasciamo il parco e ci dirigiamo verso la stazione
Ore 17.40 parcheggio
Ore 17.55 siamo in stazione
Ore 18.05 lei fa il biglietto
Abbiamo un'oretta scarsa per mangiare qualcosa e aspettare che il treno arrivi - alle ore 18.58 partirà per Pordenone.

(on air: Faaip de oaid - Tool)
Ieri: 2 novembre 2006...secondo incontro...purtroppo i mezzi e gli impegni non ci permettono di vederci con elevata frequenza, ma non importa...il treno è sempre alle 18.58...solo che questa volta siam partiti con un po' di ritardo...

(on air: The grudge - Tool)
Ore 18.15: partiamo ( siamo a circa 10 km dalla stazione)
Ore 18.30: arrivo zona stazione. Mi immetto in coda.
Anzichè girare subito per la solita strada, procedo dritto.
Ore 18.40: prossimità di rotonda. Ho una macchina davanti. Entrata in rotonda (è una rotonda piccolissima). Procediamo a passo d'uomo. Io sto parlando in macchina. Frazione di secondo. L'auto di fronte a me frena. Io freno un attimo dopo. Tardi. Troppo tardi. Crash. Boom. Bang. Fanale in fuori. Cofano in dentro. Parafango davanti rotto. E mascherina paraurti.
Ore 18.45 parcheggio l'auto e andiamo in stazione. All'auto penserò poi.
Ore 18.50 biglietti fatti.
Ore 18.58 il treno parte. Alla prossima...

Torno alla macchina...controllo bene...c'è un piccolo rumore...come uno sfiato..."oh mamma...non sarà il radiatore?"...sms a cascata...provo a chiamare il mio meccanico - anche se son le 19 passate mi risponderà, siamo amici da tanto...ma non risponde...mi chiama un altro mio amico: finisco di lavorare e passo di lì..."porta una bottiglia d'acqua...non si sa mai"...

(on air: Triad - Tool)
...ore 19.40...dopo mezzo pacchetto di sigarette...chiamiamo a casa..."Ciao mamma...ho avuto un problema con l'auto...non mi son fatto nulla...ora aspetto che N. arrivi con l'acqua e controllo che sia tutto a posto"...
...ore 20.00 arriva N. con l'acqua...ma fortunatamente non è il radiatore...ore 20.10 partiamo...con calma arrivo a casa...verso le 20.30...

"L'apocalisse"
Ore 20.40
Porto l'auto dentro in garage
Ciao
Ciao

(On air: Eon blue apocalipse - Tool)
Come stai?
Bene, dai...non mi son fatto niente...
Tuo papà è nero
(Non spiccico parola)

(On air: Reflection - Tool)
Entro in cucina
Ciao
Ciao
Che è successo?
(Spiego)
Mio papà si alza...va verso il garage...e guarda l'auto...e lancia una serie di sacramenti...torna in cucina...mi chiede di nuovo cos'è successo...forse non ci crede...e cala il silenzio...mi metto a tavola...fame zero...mangio l'insalata...un po' di carne...un bicchiere d'acqua...ho lo stomaco chiuso...non bevo nemmeno il caffè...finisco di guardare un po' di tele...alle 21.30 non ce la faccio più...e salgo su (ho una casa a due piani)...vado a guardare un po' di tv in cucina al primo piano...ma non riesco a seguire niente...e intanto mando sms per dire al mondo cos'è successo...alle 23.30 decido di andare a dormire...e io che vado a letto a quell'ora è davvero sintomo che qualcosa non va ...

Il titolo del post...oggi quando ho risentito la mia amica, lei m'ha detto che le dispiaceva tanto...io le ho detto: era destino...è stata l'unica volta che ho fatto una cosa in maniera diversa dalla solita (strada diversa, parcheggio diverso, ecc ecc.)...e tac...ecco cosa succede...però al tempo stesso non voglio farmi condizionare da queste cose...succedono, è vero, ma non bisogna vivere con la fobia: oh mamma, ho cambiato qualcosa ...chissà cosa succederà...

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