lunedì 18 settembre 2006

Non c'e' due senza tre...

TOOL - 10,000 DAYS

Il viaggio continua...dopo Aenima e Lateralus è arrivato 10,000 days...direi che è quello che mi sta prendendo di più, atmosfere diverse da Lateralus (forse il meno digeribile)...forse non avrei dovuto "spararmi" tre album in meno di due settimane, ma è bello, anche se "pesante"...la canzone che mi ha colpito di più per ora è proprio "10,000 days", senza però nulla togliere alle altre...l'ultima, "Viginti  tres" è la più inquietante...non è proprio una canzone...cinque minuti d'atmosfera...atmosfera che ascoltata in cuffia e al buio ti fanno venire un po' di tremarella...ma  anche questi sono i  Tool, un gruppo che più conosco e meno riesco a collocare in una determinata corrente musicale...il sogno ora sarebbe andarli a sentire a Jesolo a novembre...ma mancano i dindini per ora...

venerdì 15 settembre 2006

Finito di leggere



Giorgio Faletti - Niente di vero tranne gli occhi

New York. Un assassino commette una serie di omicidi divertendosi a lasciare le proprie vittime in "posizioni" molto particolari. Dall'altro capo del mondo (Roma) il tenente di polizia Maureen Martini ignora che le gesta di questo killer stanno per diventare il suo primo - e forse unico - pensiero. So che la recensione non è molto significativa, ma rischierei di rovinare il gusto della sorpresa.

Il libro inizia a mio modo di vedere in maniera un po' lenta - al punto che dopo aver letto una treninta di pagine l'ho messo da parte per quasi un mese - poi inizia a prendere un po' di sprint e a coinvolgerti fino a non poter più riuscire a metterlo giù se non dopo averlo letto tutto. Il "modulo" usato per scrivere è quello ormai strausato delle sequenze alternate (molto cinematografico) anche se Faletti riesce a non cadere nella banalità durante la stesura di questo romanzo. E' un libro che tutto sommato consiglierei (lo trovate il libreria a 5 euro, quindi si può comunque provare).

giovedì 14 settembre 2006

E dopo Aenima...

è il momento di Lateralus...devo dire la verità...come si dice dalle mie parti, i Tool mi stanno buttando via...curiosando in rete per esempio ho trovato che la sequenza dei brani di quest'album non è corretta...nel senso che i brani sono messi numerati dall' 1 al 13, mentre la sequenza da seguire durante l'ascolto è diversa e viene determinata utilizzando la famosa sequenza di Fibonacci. Non sto qui a copiarvi tutto, ma vi metto il LINK al post contenuto nel forum italiano ufficiale sui Tool.

Buon ascolto e buon viaggio

martedì 12 settembre 2006

Now on air



TOOL - AENIMA
See you next year with Strarock 2007

Anche quest'anno Strarock è finito...sono stati cinque giorni davvero intensi - sia per la fatica che per l'alcol . Se trovo il tempo, farò una mini recensione sui cinque giorni già da stasera. Per il momento un saluto e un grazie a tutti quelli che hanno partecipato quest'anno alla festa.

domenica 3 settembre 2006

E' uscito  

...e ce l'ho già

Dream Theater - Score 20th Anniversary World Tour



Era tempo che si parlava dell'uscita di questo live...e l'attesa è stata ben ripagata.
Triplo cd audio e doppio dvd ad un prezzo direi davvero accettabile (sia il cd che il dvd vanno dai 20 ai 24 euro).
Tracklist
The root of all evil - essendo ovviamente l'ultima data dell'Octavarium Tour non potevano non iniziare con la prima song dell'ultimo album. Carica, potente, ricca di cattiveria.
I walk beside you - la "lenta" più bella dell'album.
   Inizia poi una sorta di flash back: com'era successo durante il tour (anche a Milano) la scaletta si compone ora di canzoni che partono dai Majesty, per poi passare a When dream and day unite fino a Train of thought.
Another won - non la conoscevo., ma devo dire che, essendo una canzone dei primi tempi, non ha nulla di meno rispetto ad altre canzoni famose dei Dream.
Afterlife - La Brie fa sua questa canzone cantata da Dominici nell'album originale. Si respira l'atmosfera che si sarebbe respirata a pieni polmoni in Images and words.
Under a glass moon - meravigliosa. Spettacolare.
Innocence faded - la mia preferita, dopo "A mind beside itself".
Raise the knife - altra canzone degli "albori"...ben studiata e con i classici tempi marchi di fabbrica delle produzioni Dream.
The spirit carries on - forse la più apprezzata dal popolo meno prog dei Dream. Un po' Pink Floyd, ma assolutamente da brividi.
  Inizia poi la parte con l'orchestra.
Six deegrees of inner turbulence - tutto il secondo cd del concept omonimo. Un pezzo di storia della musica, reso ancora più speciale dagli arrangiamenti dell'orchestra.
Vacant - canzone molto corta ma riarrangiata benissimo per archi, e ci fa capire che si sta arrivando all' Octavarium Part.
The answer lies within - bella, triste, con quel piano all'inizio che mette i brividi.
Sacrified son - la mia preferita di Octavarium. Suonata non in maniera impeccabile, ma chi se ne frega...pure loro possono sbagliare
Il terzo ed ultimo cd è composto da due canzoni.
Octavarium - da brividi, soprattutto l'intro fatto con l'ultima diavoleria scoperta da Rudess (Continuum). Forse alcune imprecisioni nella parte finale strumentale dove chitarra e tastiera vanno all'unisono, forse qualche leggero ritardo, ma che comunque perdoniamo.
Metropolis - grandissimo finale. Anche questa da brividi, anche se in certi passaggi si capisce che Rudess l'ha fatta forse un po' troppo sua, snaturandola un po' dal timbro che aveva dato all'epoca Moore (stessa cosa successa a Milano, non con Metropolis ma con Learning to live)

Il cd vale i soldi spesi...il live è registrato veramente bene, tutti e cinque sono in gran forma - forse Myung ogni tanto sparisce - e nel complesso è un buonissimo live. Forse si sarebbe potuto sfruttare di più la presenza dell'Orchestra, ma già il lavoro fatto lo rende un buon lavoro. Ora non mi resta che aspettare di vedere il Dvd.