Da che parte stare?
Non è una questione filosofica o etica...è che stavo riflettendo su una cosa...è bello o no fare un lavoro da statale?
Perchè questa domanda? Perchè la struttura nella quale lavoro è una struttura statale...il mio è un caso a sè stante, dato che tecnicamente sono dipendente dell'agenzia per il lavoro che mi ha assunto e al lato pratico lavoro anch'io per quest'ente...non scendo nel dettaglio delle attività di quest'ente perchè ai fini di quello che sto raccontando non è importante...
Il primo giorno di lavoro sono arrivato alla sede alle 8.10...mi riceve una delle responsabili della segreteria...mi presenta alla mia "responsabile" e poi inizio il lavoro...dovrò gestire l'inserimento di dati ai fini dell'apertura delle pratiche, articolate in varie fasi...il primo giorno è trascorso bene...ho fatto essenzialmente archivio, mi sono fatto in quattro...ho cercato di portare a termine nel più breve tempo possibile ogni incarico che mi veniva affidato...alle 14 ho terminato e sono andato a casa...
L'orario di lavoro:
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì devo fare 6 ore e 30 minuti, continuate, con ingresso tra le 7.30 e le 9.00 del mattino, il giovedì ho 10 ore, con ingresso alle 7.30, uscita alle 18 e una pausa di 30 minuti.
Il secondo giorno: ancora archivio...
Il terzo giorno... posso iniziare a lavorare...
vi risparmio il resto...
vado al dunque...
il dunque è: ogni lavoro, in quanto tale, merita rispetto...e su questo non ci piove...quello che ho "avvertito" io fino ad ora è che la tendenza è quella di andare moooooooolto con tranquillità ( anche se non voglio generalizzare...gente che si fa il cosiddetto mazzo ce n'è)...c'è del lavoro da fare? beh...lo faremo...non c'è fretta...e nel settore pubblico gli impiegati non sono pochi...e lo stipendio non è male...anzi...
ergo...
quello che mi chiedo è: se nelle strutture statali, o parastatali, si introducesse un modello d'impresa...cosa succederebbe? molto probabilmente le cose andrebbero molto più spedite e probabilmente la "burocrazia" non sarebbe più così macchinosa...e la gente produrrebbe nelle 6 ore e mezzo per sei ore e mezzo e non per quattro ore...so che magari sembrerà un paradosso, ma io ho sempre considerato il posto statale come un posto "sicuro" e probabilmente lo è ancora...quello che mi stona è che non so quanti vorrebbero fare una vita del genere (nonostante gli orari permettano di vivere molto meglio e, soprattutto, senza stress...)...immaginatevi poi che io arrivo da un "ambiente" nel quale a volte non c'era nemmeno il tempo di respirare...qui invece il tempo per respirare forse è anche troppo...
Mi hai fatto ritornare in mente quando, oramai taanto tempo fa, ho lavorato anche io, provvisoriamente, per un ente "parastatale": l'ufficio dove ero io "lavorava" - sinceramente senza ammazzarsi di fatica e con tanti "tempi morti" da dedicare ad altro, ma cmq, giornalmente "lavorava" ... tanto che riceveva quasi quotidianamente rimostranze ufficiose dagli altri uffici collegati perchè eravamo troppo solerti!
RispondiEliminaIo, quella volta, ero troppo giovane per pormi profonde domande di etica... anche se "quel modo di fare" non mi è mai piaciuto e, ingenuamente, credevo chemodello d'impresa ora fosse stato già introdotto...
(Saranno Guai!! se mi capiterà di scoprire, nella necessità, che un impiegato del settore pubblico non fa almeno a sufficienza il suo lavoro...)
:)