venerdì 3 febbraio 2012

Il sangue dai muri

A Padova si dice "no se poe cavare el sangue dai muri", intendendo il verbo "cavare"(togliere) come tirar fuori. Ed è una frase che forse a lungo andare in giro sentiremo sempre più frequentemente. Il contesto, purtroppo, è quello della situazione economica e politica del nostro Paese (tranquilli, non sarà un post politico) e a lungo andare penso dovremo provare a togliere il sangue anche dai muri. Il divario, purtroppo, tra chi ha tanti soldi e chi ne ha pochi sta via via aumentando e, temo, sarà sempre peggio.
La mia riflessione, ad ogni modo, parte dalle parole che l'attuale Presidente del Consiglio italiano ha detto relativamente ai giovani e al mito del posto fisso. Frase che, di per sè, potrebbe (potrebbe) essere accettabile. Non lo è più quando viene pronunciata da una persona che è l'esempio vivente dell'impiego fisso. E con lui probabilmente seguono anche tutti gli altri ministri del suo governo (in primis la Forleo). 
Volendo anche accettare una situazione del genere ci dovremmo comunque chiedere: ma può, l'Italia, sostenere un sistema simile? La risposta, al momento, è "No, non può", ma non perchè io abbia una visione "conservatrice" del mondo del lavoro (un po' ce l'ho, ma non va a sostegno di quello che sto dicendo): non ce l'ha perchè la politica di incentivo al c.d. turn over dei posti di lavoro vale, al momento, solo per le aziende (assunzione con periodo di prova - contratto a tempo determinato dopo la prova - eventuale [anche se a volte in modo irregolare] rinnovo del tempo determinato e se alla fine di tutto non ci son problemi assunzione, "forse", a tempo indeterminato). 

Per i lavoratori, invece, non ci sono strumenti che invoglino a rischiare il cambio di posto di lavoro, con l'incubo di dover ripetere tutta la trafila per ottenere un posto a tempo indeterminato. Del resto è molto semplice fare due calcoli veloci: tra i 28 e i 35, in teoria, un dipendente con una busta paga media inizia magari a farci un pensierino sul mettere su famiglia o anche semplicemente a comprar casa. Il mutuo, se non sei fortunato ad aver tutti i soldi pronti, te lo fanno se hai una busta paga (oltre alla garanzia sulla casa che vai a comprare). Va da che senza posto fisso non c'è la garanzia e molto probabilmente la banca storce il naso. E' anche vero che l'idea di comprar casa potrebbe non venire e allora si opta per un affitto. Ma, al di là della casa, penso sia normale (e legittimo) a 30 - 35 anni avere il desiderio di potersi gestire la propria vita senza dover dipendere più dai propri genitori. 
In Austria, tanto per dirne una, c'è un'indennità erogata ai dipendenti che si licenziano per cercare un altro lavoro (da noi l'indennità di disoccupazione c'è se si viene licenziati, non se ci si dimette). Ecco che allora le cose cambiano un po'. Ma l'Austria, per una serie di motivi, è avanti anni luce rispetto a noi.
Al di là di tutto, poi, dovremmo pensare un po' anche alla mentalità delle aziende:c'è chi assume per coprire un buco temporaneo (maternità) e allora là si sa già che alla fine non si andrà avanti. C'è invece chi assume sperando di tenerselo in azienda il dipendente una volta finito tutto "l'iter". Il problema è che, a volte, ci si trova ad avere a che fare con dei selezionatori che pensano di essere dei super uomini. Ricordo una volta un colloquio presso una società di lavoro temporaneo: mezzora di domandine sulla personalità per un posto di amministrativo...ma che ca**o ti frega sapere cosa fanno i miei genitori? (domanda gettonatissima) Preoccupati di vedere se so fare la partita doppia o le dichiarazioni. Al tempo stesso - come nel mio caso - è dannoso anche avere un curriculum troppo qualificato (laurea in economia + tirocinio presso studi professionali) "lei andrebbe anche bene per questo ruolo, ma...ha un curriculum troppo impegnativo"...e il bello è che con un curriculum come il mio non mi hanno preso nemmeno per caricare/scaricare i reparti nel supermercato...
Mi rendo conto di aver divagato un po'...ma ce le avevo in testa da un po' queste cose. La speranza è che le cose vadano sistemandosi, ma la prospettiva che si presenta è ben poco rassicurante.

Nessun commento:

Posta un commento