Quando domenica, mentre pranzavo, ho sentito la notiza della sua scomparsa ho quasi gridato un "NO!", senza rendermene conto. Di mio, attualmente, non sono un super appassionato del genere black-pop o pop in sè, ma questa notizia mi ha lasciato un po' spiazzato. Era il Natale del 1990 e mi veniva regalato il disco contenente questa canzone ("I'm your baby tonight", l'album che, credo, diede il via vero e proprio alla sua carriera a livello mondiale). E forse proprio per il fatto che le sue canzoni hanno accompagnato una parte della mia vita (l'adolescenza) la notizia della sua scomparsa mi ha toccato più di quando a mancare sono stati, per esempio, Michael Jackson o Amy Winehouse. Questo non vuol dire che ci siano morti più importanti di altre, guai al mondo, ma sapere che non sentiremo più la sua voce se non da registrazioni già esistenti mi rattrista un po'. E un po' (come diceva una mia amica su Fb) verrebbe da pensare che allora la felicità non si ha necessariamente quando si raggiunge il successo o la ricchezza...forse la felicità apprezzando ciò che ci circonda, cercando di non farci schiacciare da cose più grandi di noi.
Lo so, alla fine è solo retorica (purtroppo).
R.I.P. Whitney. Grazie per tutte le emozioni che sei riuscita a trasmettere attraverso la tua voce.