"Non è bene che l'uomo sia solo". Queste son state le prime parole, dopo la lettura del Vangelo, che il parroco ha pronunciato sabato pomeriggio durante la celebrazione del matrimonio di una mia carissima amica di biodanza. Lei 24 anni, lui 28. Bellissimi, emozionati ed emozionanti. Non credevo mi sarei commosso, e invece è successo. Lei aveva gli occhi che brillavano da quanto felice era e durante la lettura delle promesse si è dovuta fermare un paio di volte per lasciar lo spazio al pianto, un pianto di gioia. E così ha contagiato sia me che alcune altre ragazze del gruppo di biodanza. Durante la cerimonia c'era un trio che suonava le canzoni che accompagnavano passo passo la cerimonia. Ad un certo punto hanno cantato "Gracias a la vida", che non è una canzone di chiesa ma una canzone di biodanza. Stavo per scoppiare a piangere perchè è una delle mie canzoni preferite. Queste due cose mi hanno toccato parecchio. E infatti sabato ero a metà tra il sereno e il triste. Certe volte è così difficile. Ieri era il 22...sarebbero stati 11 mesi...lo so, non serve a nulla, anzi, fa ancora piu' male...ho passato tutto il giorno in giro, la mattina ero a fare da assistente agli esami di fine anno dei vari corsi di shiatsu, poi son andato un attimo a casa e poi son tornato alla festa del pomeriggio. Verso le 16 è finito tutto, così sono andato a casa della mia sorellina...abbiamo parlato di varie cose, di come sto io, di come sta lei...poi la sera siamo andati a vedere la partita a casa di un mio carissimo amico...e la cosa bella è stata che ho rivisto tante persone che non vedevo da tanto...
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