Io non so più che dire...per carità, sono felice che esci, che hai questa nuova persona ("Oggi - 22 - festeggiamo due mesi. Non mi ero mai sentito così", tanto per citarvi un sms) e che hai tutti i tuoi cazzi...però...ci sentiamo una volta a settimana...con me fai i monologhi e con mamma e papà dici due parole...ma cazzo, quella volta che sei di fretta chiama cinque minuti prima, no?...non tanto per me, che tanto sento ogni domenica le stesse cose...quanto per loro due - soprattutto per la mamma - che non sanno nulla di tutta la storia...ma non è quello il punto...hanno, giustamente, voglia di sentirti...e tu, invece, li liquidi in trenta secondi di telefonata...ma come cazzo ti comporti?
domenica 26 ottobre 2008
...ci siamo conosciuti dieci giorni fa...
...poi martedì l'incontro...
...e venerdì è successo quel che è successo...
...son due giorni che non ti sento...
...e mi manchi...
...purtroppo le nostre strade non avranno la stessa direzione...
...poi martedì l'incontro...
...e venerdì è successo quel che è successo...
...son due giorni che non ti sento...
...e mi manchi...
...purtroppo le nostre strade non avranno la stessa direzione...
sabato 18 ottobre 2008
...com'è che...conosci una persona...
...conosci solo la sua voce...
...e ci stai le ore al telefono...
...e ti dice che le piace parlare con te...
...come se ti conoscesse da sempre...
...conosci solo la sua voce...
...e ci stai le ore al telefono...
...e ti dice che le piace parlare con te...
...come se ti conoscesse da sempre...
martedì 7 ottobre 2008
L'avrò ascoltata dieci volte stasera...e non smetto di piangere
Forse non sai quel che darei
Perché tu sia felice
Piangi lacrime di aria
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
san portar via
Ma cambierà stagione
ci saranno nuove rose
E ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola
poesia
Vorrei rinascere per te
e ricominciare insieme come se
non sentissi più dolore
ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e
fragili
per morire adesso
solo per un rimpianto
Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve
Forse non sai quel che darei
Perché tu sia felice
Piangi lacrime di aria
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
san portar via
Ma cambierà stagione
ci saranno nuove rose
E ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola
poesia
Vorrei rinascere per te
e ricominciare insieme come se
non sentissi più dolore
ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e
fragili
per morire adesso
solo per un rimpianto
Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve
Il Minotauro (Μινόταυρος) è una delle figure mitologiche più conosciute.Era un mostro dal corpo umano e la testa di toro e per alcuni autori simboleggia la parte istintiva dell'uomo come la forza.
Minosse, re di Creta, chiese a Poseidone un segno per confermare il suo dominio sulla città. Il dio gli inviò un toro, ma il re, vista la bellezza dell'animale, non lo sacrificò. Poseidone, per punirlo, fece innamorare Pasifae, moglie di Minosse, del toro stesso. Pasifae si fece costruire da Dedalo una giovenca di legno d'acero che fosse cava all'interno. La regina vi si nascose e si accoppiò con l'animale. Dalla loro unione nacque il Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava re) con il suffisso "tauro" (che significa toro).
Minosse, re di Creta, chiese a Poseidone un segno per confermare il suo dominio sulla città. Il dio gli inviò un toro, ma il re, vista la bellezza dell'animale, non lo sacrificò. Poseidone, per punirlo, fece innamorare Pasifae, moglie di Minosse, del toro stesso. Pasifae si fece costruire da Dedalo una giovenca di legno d'acero che fosse cava all'interno. La regina vi si nascose e si accoppiò con l'animale. Dalla loro unione nacque il Minotauro, termine che unisce, appunto, il prefisso "minos" (che presso i cretesi significava re) con il suffisso "tauro" (che significa toro).
Minosse fece rinchiudere il Minotauro nel labirinto, costruito da Dedalo. Il Minotauro si cibava di carne umana e la città di Atene, all'epoca, sottomessa a Creta, doveva inviare sette giovani maschi e sette fanciulle da offrire in pasto al Minotauro.
Fu Teseo, figlio del re Egeo, ad affrontare e sconfiggere il Minotauro.
Serata a base di ...
...grey's anatomy...
...cracker...
...cajita...
...nip'n'tuck...
...ha un senso tutta sta cosa?
...grey's anatomy...
...cracker...
...cajita...
...nip'n'tuck...
...ha un senso tutta sta cosa?
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